Vetro e ascensori?
Un binomio vincente che coniuga design e sostenibilità
Materiale ampiamente impiegato in ambito ascensoristico, il vetro lo vediamo applicato per castelletti, pareti di cabina, porte, cabina stessa o di piano, ma anche come rivestimento interno delle pareti dell’ascensore. La sua versatilità, dovuta alla disponibilità di molte tipologie e varianti a seconda dell’impiego o dello scopo che si vuole raggiungere, lo rende perfetto per personalizzare l’aspetto degli ascensori. Da non sottovalutare, il vetro svolge un ruolo fondamentale nella creazione di ambienti sicuri, confortevoli e, al tempo stesso, esteticamente gradevoli. È molto più resistente di altri materiali per cui può essere pulito anche con prodotti aggressivi come alcol, diluenti o altri detergenti per vetri senza correre il rischio di sfrisare o opacizzare la superficie compromettendone la qualità. Questa caratteristica è essenziale per garantire un’adeguata igienizzazione e pulizia dell’ambiente.
Tra le tipologie più comunemente utilizzate negli ascensori vi è sicuramente il vetro trasparente. La sua elevata chiarezza ottica permette alla luce, sia naturale che artificiale, di passare attraverso il vetro senza subire distorsioni. Viene impiegato nei castelletti e nelle pareti delle cabine per garantire una visuale chiara e aperta, aumentando così la sensazione di spazio e luminosità. Il vetro trasparente viene utilizzato anche nelle porte dell’ascensore, consentendo un’eccellente visibilità e aumentando la sicurezza e il comfort durante l’uso dell’ascensore.
Tra i vetri più utilizzati in ambito ascensoristico troviamo anche il vetro satinato e il vetro bianco latte. Nei castelletti e nelle pareti di cabine, i vetri satinati o bianco latte vengono spesso utilizzati per offrire una certa privacy agli occupanti senza sacrificare l’illuminazione naturale dell’ambiente.
Il vetro satinato, in particolare, trattato con sostanze chimiche che creano una superficie opaca e uniforme di colore bianco, dona un aspetto elegante e sofisticato, consentendo la trasmissione della luce ma impedendo la visuale attraverso di esso.
Anche il vetro bianco latte, con finitura opaca e biancastra, ottenuta applicando una pellicola interposta e stratificata tra due strati di vetro, è particolarmente indicato per situazioni in cui è necessaria una certa privacy insieme ad una buona luminosità diffusa.
Il vetro bronzo e il vetro fumé sono le opzioni preferite tra i vetri trasparenti e colorati. Entrambi sono vetri float colorati con ossido di ferro durante il processo di fabbrica zione o tramite l’utilizzo di pellicole interposte e stratificate tra i vetri che conferiscono una sfumatura bronzea o grigia distintiva. Essi garantiscono una certa privacy, anche se minore rispetto ai vetri satinati e bianco latte, e permettono di ridurre l’abbagliamento eccessivo e la trasmissione di calore negli ambienti interni. Sono molto apprezzati anche perché riescono a creare un’atmosfera elegante, intima e sofisticata.
Il vetro, trasparente, opaco, bianco latte o fumè, è un’ottima soluzione anche quando si tratta di modernizzare vecchi impianti, poiché il peso estremamente contenuto consente di coprire rapidamente le vecchie pareti con un unico rapido gesto.
Oltre alle numerose possibilità estetiche, è però fondamentale considerare anche l’aspetto dimensionale. In questo contesto, affidarsi a vetrerie specializzate in grado di guidare l’azienda ascensoristica nella scelta dello spessore e del tipo di vetro più adatto alle specifiche esigenze, valutandone la dimensione e il metodo di installazione è la metodologia da seguire sempre.
Le vetrerie, dalla loro parte, sono chiamate a fornire prodotti testati e rilasciare una dichiarazione di conformità. In questo modo, è possibile essere certi di utilizzare vetri sicuri e a norma. La norma EN 81-20, ad esempio, fornisce indicazioni precise sulle tipologie di vetro che bisogna utilizzare a seconda che si tratti di castelletto, porta, parete di cabina o rivestimento. Inoltre, indica i parametri di sicurezza che il vetro deve rispettare facendo riferimento anche alla EN 12600. Nella stessa norma si prescrive anche che i vetri installati, per esempio delle porte o delle cabine, debbano avere obbligatoriamente il marchio indicante il nome del fornitore, la tipologia e lo spessore del vetro. La classica prova del pendolo e quella d’impronta, ovvero la verifica della resistenza meccanica testata tramite l’applicazione di una forza di 300 N o 1000 N sulla superficie interna per verificare che non ci siano deformazioni permanenti o elastiche superiori ai parametri stabiliti, sono gli strumenti utilizzati per verificare l’idoneità dei vetri, tutte prescrizioni pensate a tutela della sicurezza degli utenti. Il vetro è la soluzione ideale per realizzare un impianto dall’aspetto premium con un occhio di riguardo alla salvaguardia dell’ambiente. Grazie alla sua riciclabilità all’infinito e alle innumerevoli soluzioni estetiche possibili, il vetro rappresenta il connubio perfetto fra l’estetica dell’architettura moderna e l’attenzione al Green, senza dover rinunciare a nessuno dei due aspetti.
fonte: anacam