Principali fonti di rumorosità dell’impianto ascensore
Quando si parla di
rumorosità dell’ascensore si fa riferimento al rapporto tecnico UNI/TR 11701:2018 “
Informazioni acustiche sull’impianto di ascensori, montacarichi, apparecchi similari e relativi componenti, a supporto della progettazione dell’edificio, ai fini del contenimento dei livelli sonori all’interno dell’edificio” all’interno del quale sono state individuate le
possibili fonti di rumorosità, ciascuna con dei valori tipici di emissione. Le possibili fonti di rumorosità nell’ascensore possono essere:
- all’interno del locale o spazio del macchinario:
- argano con riduttore ed eventuale ventilazione forzata
- motore gearless ed eventuale ventilazione forzata
- telai e supporti di ancoraggio
- limitatore di velocità
- centralina oleodinamica
- quadro elettrico di manovra
- flusso oleodinamico nelle tubazioni
- nel vano di corsa:
- scorrimento della cabina durante la corsa
- fissaggio di staffe e supporti alle pareti
- eventuali fenomeni di compressione dell’aria per impianti veloci
- oscillazioni di funi ed eventuali catene di compensazione
- flusso oleodinamico all’interno delle tubazioni
- in fase di funzionamento:
- movimenti in apertura e chiusura delle porte di piano
- segnalazioni acustiche, gong e sintetizzatore vocale
- interferenze di passaggio in corsa con porte chiuse.
In queste possibili fonti di rumorosità dell’ascensore vanno considerate anche sia la fase di avviamento che di rallentamento e la fermata.
Rumorosità dell’ascensore: quali sono gli accorgimenti utili in fase di installazione?
Per quanto riguarda gli
accorgimenti utili alla diminuzione della rumorosità di un ascensore in fase di installazione, molto spesso si richiede di utilizzare tamponi antivibranti, da disporre fra telaio argano e soletta portante, fra motore gearless e supporto delle guide, fra staffe delle guide e pareti del vano di corsa. Tali richieste, però, non sempre possono essere soddisfatte, in quanto è primariamente necessario garantire altre caratteristiche per un corretto e sicuro funzionamento. La perfetta orizzontalità e verticalità delle apparecchiature deve, ad esempio, essere garantita in ogni caso:
- all’imbocco delle funi sulle pulegge per evitare attrito e usura prematura di gole e funi con un importante riflesso sulla durata, sulla sicurezza e sulla rumorosità dell’impianto;
- nel momento dello scorrimento o rotolamento dei pattini sulle guide, la cui imperfetta verticalità e regolazione non solo comporta usura, ma anche maggiore rumorosità e, a volte, interventi intempestivi del sistema paracadute.
Le norme stabiliscono, inoltre, limiti piuttosto stretti della massima freccia elastica delle guide compresi gli ancoraggi sotto l’azione delle spinte indotte nelle varie sollecitazioni di calcolo, il che rende praticamente incompatibile la presenza di supporti elastici di ancoraggio.
Rumorosità dell’ascensore: ubicazione dei locali di installazione dei componenti di un ascensore.
La
dislocazione del locale del macchinario è un fattore di grande importanza quando si tratta di rumorosità percepita. Negli impianti oleodinamici, ad esempio, il locale del macchinario è tipicamente disposto in basso, rendendo l’attenuazione dei rumori verso l’alto molto più facile rispetto agli impianti elettrici il cui locale del macchinario è tipicamente disposto sopra la testata del vano di corsa.
Negli impianti Machine RoomLess (MRL), ad esempio, il motore è frequentemente disposto all’interno della testata direttamente sopra le guide di scorrimento della cabina; il vano di corsa, a sua volta, è spesso circondato dal vano scala del fabbricato, ma occasionalmente è adiacente a locali di uso privato. In questo tipo di impianti, inoltre, il quadro di manovra spesso è disposto a ridosso della porta del piano più alto, anche se in molti casi si trova installato a piani più bassi o su pareti non adiacenti. Sebbene dunque questa tipologia di ascensore occupi meno spazio e presenti consumi elettrici ridotti fino al 70%, la rumorosità è molto più elevata rispetto ai suoi simili di differente tipologia.
Rumorosità dell’ascensore: normative di riferimento attualmente vigenti
Le norme che interessano la problematica della rumorosità dell’ascensore sono sostanzialmente due:
• il DPCM 05.12.1997 che regolamenta i requisiti acustici passivi degli edifici;
• la norma UNI 11367:2023 che classifica i requisiti acustici passivi e ne definisce i criteri per la valutazione.
Queste prevedono valutazioni differenti fra gli ambienti residenziali, uffici e alberghi, e si applicano alle interazioni fra differenti unità immobiliari per quanto riguarda i rumori esterni, oppure prodotti da calpestio, trasmessi dalle facciate e originati dal funzionamento degli impianti, compresi i fenomeni di riverbero acustico.
Gli ascensori sono compresi fra gli impianti con funzionamento discontinuo, con un limite di picco ammesso di 35 [dB]. Le misure di livello sonoro sono eseguite nell’ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato, inoltre le norme prevedono che la rumorosità vada rilevata in ambienti non adiacenti al vano di corsa e al locale del macchinario.
Rumorosità ascensore: come possiamo diminuire il problema alla fonte?
L’installatore e manutentore di un impianto ascensore può sicuramente intervenire alla fonte acquistando apparecchiature di buona qualità, installandole in maniera corretta e provvedendo a una regolare e buona registrazione e manutenzione. La rumorosità di funzionamento delle apparecchiature alla fonte è sicuramente molto superiore ai 35 dB che devono essere percepiti all’interno dell’edificio, per cui diventa di fondamentale importanza l’abbattimento sonoro che si ottiene con la corretta valutazione e costruzione delle strutture dell’edificio, di solai e pareti soprattutto coadiuvati da eventuali pannellature o anche arredamenti dei locali. Un discorso piuttosto complesso, da destinare a specialisti in acustica, i quali devono valutare tutti gli aspetti cui un fabbricato deve rispondere in seguito alle varie sollecitazioni che riceve, di cui l’impianto ascensore, che ha funzionamento discontinuo, costituisce solo una parte.
Il migliore risultato possibile si ottiene sicuramente con una stretta collaborazione fra progettazione degli ambienti e progettazione degli impianti ascensori, con una valutazione preliminare dell’impatto prevedibile e la definizione di tutti gli accorgimenti costruttivi utili per minimizzare la necessità di ulteriori interventi locali.
fonte:
anacam
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