Castelletti metallici per ascensori e certificazioni
Le norme da seguire e le responsabilità degli addetti ai lavori
I castelletti metallici per ascensori rappresentano quella parte metallica che sorregge l’impianto e funge da gabbia per ascensore, invitando così la cabina a seguire una determinata traiettoria sia in fase di salita che di discesa. Essi rappresentano un giusto mix tra funzionalità, solidità ed estetica e possono essere installati sia all’interno che all’esterno di un edificio, permettendo così l’installazione di un ascensore anche dove non era stato concepito nel progetto di costruzione iniziale
Elemento di vitale importanza nel complesso dell’apparato ascensoristico, anche il castelletto metallico sottostà a tutta una serie di certificazioni necessarie a garantirne la durata nel tempo e la sicurezza di chi farà uso dell’ascensore.
Le norme EN 1090 costituiscono il riferimento base per la fornitura di componenti per strutture metalliche, dalla progettazione fino all’installazione. Esse definiscono:
- i requisiti da applicare per assicurare che i componenti strutturali siano fabbricati a regola d’arte
- i criteri e le modalità operative di dettaglio da applicare nella costruzione di questi componenti, in acciaio e alluminio, a partire dai materiali, passando per la loro lavorazione, fino all’installazione
Secondo la EN 1090 il produttore di strutture metalliche vano ascensore in acciaio o in alluminio deve apporre obbligatoriamente la marcatura CE sulla struttura e sui suoi componenti. Dal 1° luglio 2014 è vietato, infatti, immettere sul mercato europeo strutture metalliche prive dell’attestazione EN 1090.
Per fare ciò le aziende hanno implementato un sistema di Controllo del Processo di Fabbrica (CPF), ossia una sistematica azione di controllo interno permanente della produzione. In seguito a un’attività di ispezione iniziale e di verifica del CPF, l’Organismo notificato appositamente autorizzato certifica che tale processo è conforme alle norme vigenti ed emette un certificato di controllo. In seguito, il produttore emette e sottoscrive una Dichiarazione di Prestazione (DoP) che insieme al certificato di conformità emesso dall’Organismo notificato costituisce la base per l’apposizione della marcatura CE.
In pratica, la EN 1090 certifica il fabbricante garantendo al mercato che lo stesso è in grado di realizzare una struttura metallica idonea ai fini per cui viene progettata.
In riferimento agli ascensori, l’applicazione della EN 1090 riguarda la fornitura delle strutture portanti metalliche (i castelletti) e la carpenteria metallica accessoria (piattaforme di sbarco, ringhiere, ecc.). La norma si applica sia alla produzione in serie che alla produzione non in serie, kit compresi. I materiali utilizzati per i castelletti devono essere certificati all’origine e rintracciabili; le relative certificazioni devono essere fornite insieme alla documentazione che accompagna la struttura metallica. Dietro richiesta, vanno forniti anche i provini del metallo utilizzato per la realizzazione del castelletto e i relativi report di test eseguiti dai laboratori autorizzati. Per quanto concerne la saldatura, che è il processo speciale più utilizzato per i prodotti coperti dalla EN 1090, il fabbricante deve dimostrare di riuscire a controllare tutta una serie di operazioni e di avere a disposizione personale tecnico qualificato. È questo un aspetto importante per evitare difetti che possano compromettere la stabilità meccanica o la durabilità nel tempo della struttura metallica. È, quindi, opportuno verificare che il fabbricante sia in possesso della certificazione ISO 3834 che si applica sia all’attività di saldatura in officina che in cantiere e che quindi non sostituisce la certificazione ISO 9001 ma la integra.
Il direttore di cantiere, o il responsabile del montaggio, deve verificare che sia disponibile tutta la documentazione tecnica dei castelletti, compresa quella riguardante la bulloneria, i controventi, i cristalli di sicurezza, gli ancoraggi, ecc. Questo certificato, insieme alle verifiche e alle prove disposte dal DM 17 gennaio 2018 “Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni”, completa i documenti necessari al collaudatore statico per approva re le strutture e consentire l’esercizio dell’impianto ascensore completo.
Tutto il fascicolo tecnico sarà conservato dal fabbricante per almeno dieci anni perché in caso di problemi sulla struttura metallica, con conseguente danneggiamento a cose o persone o incidenti gravi o mortali, consente di verificare la conformità del prodotto e individuare eventuali responsabilità del costruttore.
fonte: anacam