Importante la data del 16 marzo dell’anno successivo a quello dello svolgimento dei lavori e del sostenimento delle spese. Per le spese sostenute nel 2022, per esempio, la scadenza per l’invio della comunicazione è fissato al 16 marzo 2023. Per le spese sostenute nel 2023 il termine è il 16 marzo 2024.
Per cessione del credito e sconto in fattura resta l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione di congruità dei prezzi.
Tra i documenti IMPORTANTI da non perdere assolutamente vi sono:
- domanda di accatastamento,
- ricevute di pagamento dell’imposta comunale Ici/Imu,
- delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori (per le parti comuni degli edifici residenziali) e tabella della ripartizione delle spese,
- dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori,
- concessioni, autorizzazioni o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con la data di inizio dei lavori e la compatibilità con le spese ammesse.
Bonus Ristrutturazioni 2023: cosa si può fare?
L’agevolazione è ammessa per:
- lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali.
- lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.
Tra i lavori nella categoria di riqualificazione ci sono:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- realizzazione e miglioramento di servizi igienici;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande;
- rifacimento o costruzione di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- interventi di bonifica dall’amianto;
- opere per evitare infortuni domestici e eliminazione delle barriere architettoniche;
- interventi finalizzati alla cablatura degli edifici;
- installazione di apparecchi di rilevazione di gas